Miele di Valtellina

Di rododendro, di castagno, di tiglio, di millefiori di alta montagna o di acacia. Di miele in Valtellina ce n'è per tutti i gusti!

In provincia di Sondrio oggi operano circa 350 apicoltori con 6000 alveari, per una produzione annua media di circa 780 quintali. L'apicoltura si caratterizza per la presenza pressoché esclusiva di piccole o minuscole realtà aziendali, nate dalla passione delle persone per l'affascinante mondo delle api. Essa è un’attività tradizionale che si è sviluppata soprattutto nel ‘600 con la diffusione in Valtellina della coltivazione del grano saraceno, poiché dall’azione impollinatrice delle api dipendeva la produzione di grano.

Nel 2012 il miele di Valtellina è in regime transitorio per la DOP ( Denominazione di Origine Protetta) che ne garantisce la qualità. Qualità che si raggiunge grazie al clima e all’ambiente locale, ricco di specie botaniche, e alla sapienza tradizionale degli apicoltori valtellinesi nell’individuare la posizione corretta per l’alveare e il momento esatto di estrazione del miele. Le api, attratte dalla natura incontaminata di questa valle, risalgono le pendici alla ricerca delle migliori fonti di nettare, lontano dal traffico urbano e dai rumori assordanti. Il miele viene così a formarsi con il concorso di essenze botaniche presenti a quote molto diverse: una ricchezza che impreziosisce il miele locale e crea sapori e profumi molto diversi

Il miele di Valtellina soddisfa tutti i gusti: miele di montagna, prodotto tra i 200 e 1000 m di altitudine, o miele d’alta montagna sopra i 1000 m oltre alla distinzione tra miele millefiori e miele monofloreale ( di acacia, tiglio, castagno e rododendro).

Non dimenticate nel vostro viaggio di assaggiare la Cupeta, dolce tipico a base di miele e noci.